Adolescenti,genitori e nuove tecnologie- INCONTRO GRATUITO 22 FEBBRAIO 2018 VICENZA
Tra una delle tante forme di dipendenza comportamentale degli adolescenti, c’è quella della tecnologia. Ragazzi e ragazze che non si possono staccare dal cellulare o dal computer.
Quando parliamo di “dipendenze patologiche” intendiamo tutte quelle attività che determinano l’instaurarsi di relazioni problematiche e a tratti distruttive.
La dipendenza scatta quando la connessione dura più di 6 ore al giorno o 40 ore alla settimana.
Gli adolescenti sono biologicamente e psicologicamente più vulnerabili alle dipendenze.
L’adolescente ricerca nuove emozioni e sensazioni perchè l’impulsività lo spinge alla ricerca e al raggiungimento della massima gratificazione nel più breve tempo possibile.
Il tutto è accompagnato da un’insicurezza e da una voglia di trasgredire le regole.
L’accesso ad internet 24 ore su 24 attraverso gli smartphone ha aggravato il problema di uno sviluppo di dipendenza da internet. Questo problema riguarda il 2% della popolazione generale con percentuali triple negli adolescenti secondo uno studio pubblicato dalla rivista Neuropsychiatry .
Per un genitore non è facile comprendere cosa accada al di là dello schermo.
I nativi digitali, venuti alla luce in concomitanza con l’arrivo di Internet, e addirittura i mobile born (la generazione nata col cellulare in mano), hanno un approccio mentale diverso alla realtà, condizionato in maniera forte dai social network, dai videogiochi, e dal web in generale. Una visione del mondo diversa rispetto al genitore che si può trovare spaesato e preoccupato.
Tratteremo dunque argomenti come: l’utilizzo della tecnologia per i nostri figli, la dipendenza da internet, il sexting, spiegherò agli adulti come avvicinarsi ai giovani d’oggi e come difendersi e difenderli nei casi diffusi di cyberbullismo.
Con il termine cyberbullismo o bullismo online si indicano quegli atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l’e-mail, le chat, i blog, i telefoni cellulari, i siti web o qualsiasi altra forma di comunicazione riconducibile al web che è arrivato a rappresentare circa un terzo del bullismo totale. Anche se si presenta in una forma diversa, anche quello su internet è bullismo: far circolare delle foto spiacevoli o inviare e-mail contenente materiale offensivo può far molto più male di un pugno o un calcio.